Monolitic me.

26 05 2008

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Cosa cazzo siamo diventati?

Che non ci piace niente fuori dall’involucro che ci contiene, che quello che ci piace è un prodotto da mostrare in una vetrina, che quello che ci piace è così facile e presuntuoso che diventa argomento di discussione in cui noi, autoeletti sovrani, pontifichiamo per il nostro piccolo quarto d’ora di celebrità – che il nostro nulla è più importante del nulla degli altri, che l’individualismo è giustificato dal banale concetto di qui e ora?

Cosa cazzo siamo diventati?

Che non si legge o non si guarda o non si vede niente al di là delle righe, delle tele, dei muri, degli schermi, del mezzo? Che assorbiamo solo la superficie delle cose? Che amiamo solo la superficie delle cose? Che succhiamo bucce e gettiamo i frutti e i semi nell’umido?

Cosa cazzo siamo diventati?

Che siamo costretti dall’inconsapevolezza del sabato? Del tempo?
Che siamo qui e ora, ubriachi da far schifo, a crederci liberi – quando la sbronza è solo la cartolina della “libertà”? Cosa cazzo siamo diventati? Contenitori di chimiche reazioni indotte dalla noia?

Cosa diventeremo?

Che ci impegnamo a fare voli e non abbiamo le ali?
Che non regaliamo niente e non riceviamo niente? Che si dice IO e mai NOI?
Che si dicono sempre le stesse cose?

Che il tempo passa e tutto muore?

Che siamo qua, in centinaia di individui soli, e io non voglio neanche sapere se c’hai mai pensato?

Cosa diventerete dopo qui e ora?

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Bansky

25 05 2008

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Bansky è lo pseudonimo di un artista inglese.

Una delle caratteristiche che lo ha reso famoso è la sua abilità di entrare nei musei più importanti del mondo e appendere delle sue opere tra le altre già presenti.

Spesso passano giorni prima che qualcuno si accorga dell’intrusione

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È uno dei maggiori esponenti della street art. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l’etica.

I suoi graffiti, fatti con una tecnica di disegno distintiva e particolare, sono apparsi a Londra e in molte città del mondo.






Italian Big Brother Award

15 05 2008

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http://bba.winstonsmith.info/

Quest’anno nessuno dei vincitori del Big Brother Award ha ritirato i premi negativi.
Al loro posto si e’ presentata una vecchia conoscenza della manifestazione, l’Oscuro Signore dei Sith Darth Vader, che dopo aver minacciato gli astanti con la sua spada laser ha accettato un’offerta di pace ed i premi assegnati agli assenti.

Se non ci credete potete dare un’occhiata qui:

Voci non ancora controllate sostengono che i premi di Frattini e del Ministero dell’Economia si trovino in vendita su Ebay per finanziare non l’Impero ma la prossima edizione della manifestazione.

Date un’occhiata e portatevene a casa uno; con due lire vi sentirete piu’ buoni
e finanzierete una buona causa.

+————— http://www.winstonsmith.info —————+
Il Progetto Winston Smith: scolleghiamo il Grande Fratello
the Winston Smith Project: unplug the Big Brother
Marco A. Calamari marcoc@marcoc.it http://www.marcoc.it

DSS/DH: 8F3E 5BAE 906F B416 9242 1C10 8661 24A9 BFCE 822BPGP

RSA: ED84 3839 6C4D 3FFE 389F 209E 3128 5698

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Così è.

10 05 2008

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Così è.

Tutta la gente si gira a guardarlo, e io e noi ci uniamo a loro, stringendo i nostri coca e rum, i nostri negroni e i nostri bacardi breezer come scudi.

Il vecchietto ha creato un cerchio perfetto di vuoto dove prima stavano ammassati gruppi eterogenei di persone a parlare ad altissima voce, quasi sbraitando e ridendo più coi denti che col cuore, a dira tutta, appena un decibel sopra la musica sparata dalle casse.

Il vecchietto, ora che è lì in mezzo, è pienamente visibile in tutta la sua patetica compostezza: stringe una spada di cartone, e sotto l’armatura di cartapesta viola e gialla una tenuta estiva di tutto rispetto, una canottiera slabbrata che fascia un’epa flaccida e grinzosa.

Ma quello che tiene distanti le persone è lo sguardo: due monete d’oro, scintilanti, che attraversano i debolissimi atteggiamenti difensivi e il fumo delle sigarette e il vetro dei bicchieri e il profumo, e gli orecchini, e le scollature, e le belle macchine, e le scuole, e il segreto degli amanti, e i brividi della cocaina, e il pensiero delle vacanze, e la fatica del lavoro, e la malattia della nonna, e le frequenze troppo regolari della house, e i ricordi della fidanzata, e il gel sui capelli, e il piercing nascosto nel sesso.

Quel vecchietto ci osservava come un puma osserva la preda, nascosto nella penombra. Anche le voci di chi è rimasto dentro il locale, al fianco del gruppo compatto di gente, si affievoliscono e diventano eco scalfita da quei due occhi, tremendi quanto rigidi e veri.

Il vecchio alza la spada verso il cielo, o meglio, verso il tetto del portico, e il silenzio è glaciale e sembra davvero di essere nel vuoto del cosmo.

Il vecchio cavaliere dice, con voce grigia e morbida:

“Dobbiamo rivalutare il Progressive Metal”.

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Tutti i presenti, dopo che il vecchietto si disperse nelle vie dietro il locale, furono convinti che, quella sera, a Casalpusterlengo, fosse passato un angelo.

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in 4 giorni di festa (n = 11)

9 05 2008

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2 grigliate e un matrimonio. (!)

ho un vago ricordo di questi 4 giorni

Buon compleanno marta e titta!

ma forse mi sbaglio…